sabato 3 novembre 2012


 Pubblica nel maggio 2006 la sua prima raccolta di poesie dal titolo “Poesie dal cuore” e nel settembre 2007 il suo romanzo breve “Nel cuore dell’ Africa”, entrambi presentati presso il Palazzo delle Feste del suo paese di residenza nel novembre 2007. Nel frattempo partecipa a dei concorsi venendo spesso inserita nelle antologie dei premi. Vince, inoltre, un sesto premio ad Albissola nel 2006 con la poesia inedita “Non è il momento” , nel luglio 2008 un terzo premio con la sua raccolta edita di poesie a Savona e una menzione di merito con la poesia “Baciami almeno una volta” allo stesso. Nel marzo 2009 viene premiata a Roccavaldina(Me) con una Silloge inedita e a Recco con il racconto “Panta rei”. Nel giugno 2009 vince una Menzione D’onore a Jesolo.Presenta nuovamente il suo romanzo presso la Biblioteca civica di Bardonecchia nel luglio 2009 proponendo al pubblico anche poesie inedite ora inserite nel libro “Volo sulle note dell’ anima” pubblicato dalla casa editrice Montedit, e scritto con Roberto Gennaro, coautore dello stesso e grafico della copertina. Viene inserita nelle 50 poesie meritevoli di essere inserite nell' audiobook al premio "Poesie d' amore" con la poesia inedita "Sei in me". Ha poi presentato la raccolta di poesie "Volo sulle note dell' anima" il giorno 6 gennaio 2010 presso il Palazzo delle feste di Bardonecchia. Nel 2011 incontra e conosce Giorgio Milanese Presidente del Club dei Cento e Conduttore di Radio Italia Uno che nel 2012 le affida il ruolo di Fiduciaria di un Circolo Culturale del quale lei stessa fa nascere e crescere nella città di Bardonecchia , il Circolo " Dino Ariasetto ". In un solo anno Maria Teresa non solo fa decollare il Circolo in tutta la Val Susa, ma promuove con grande successo di Autori e di pubblico il primo concorso internazionale di poesia e narrativa " Dino Ariasetto ". Per questo concorso ha avuto ampi consensi di pubblico , l'appoggio e il patrocinio della Città di Bardonecchia, nonchè l'ambito riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel 2012 ne viene proposta una seconda edizione e insieme alla casa editrice OAK Editions pubblica due libri . " IL RISVEGLIO " e l'attuale " LIBERTA' "




LIBRO LIBERTA'

Libertà. Poesie d’amore

Libertà… la parola più bella che esista su questa terra. In essa sono contenuti i significati più profondi dell’amore e della speranza.
A volte l’amore, quello vero, porta a fare scelte controcorrente: il coraggio di lottare contro tutto e contro tutti, questa è la vera libertà!

Scrivere per non dimenticare… così ho trovato la mia libertà…
Maria Teresa


domenica 4 marzo 2012

CLUB DEI CENTO - LENIO VALLATI

LENIO VALLATI ha scritto il suo ultimo libro intitolato " GRAFFIO D'ALBA ".

Postfazione al libro di Lenio Vallati
A cura di Marzia Carocci (critico letterario recensionista)
“Graffio d’alba”
Un uomo al bivio, l’intensa voglia di ricercare un’essenza, quel valore che sembra essere scomparso, o forse mai posseduto realmente.
L’eterna lotta dell’individuo, spesso intrappolato da meccanismi obbligati, da percorsi mai scelti, soffocato da responsabilità insormontabili che lo rendono automa, privo di volontà propria.
L’essere umano, si assoggetta spesso ad una società imposta, materialista e edonista dove ha senso la produzione, l’evoluzione, la perfezione e non bada agli stati d’animo, alle impotenze umane, alle debolezze dell’essere in quanto uomo fragile di fronte ai vari eventi ed ostacoli della vita stessa.
Ci sono individui nati per combattere, per dimostrarsi ,per emergere, ci sono i depressi, i fragili, gli immotivati e ci sono anche chi si trova a dovere scegliere privandosi di qualcosa, ma che trovano una forza necessaria alla propria sopravvivenza e…cambiano rotta.
Ed è questo ciò di cui ci parlerà Lenio Vallati, di un essere umano che ad un certo punto della propria esistenza, sentendosi schiacciato da obblighi e forti responsabilità, non riesce più a trovare lo spazio necessario alla routine quotidiana che sente ormai stretta e vuota oltre che complicatamente difficile da gestire.
Un giorno, egli, aprirà la porta di casa e la richiuderà subito dopo, dietro alle spalle, lasciando tutto e tutti, anche la propria famiglia che forse ,si aspettava da lui molto di più.
Ecco che il protagonista principale del romanzo, diventa un anonimo barbone, un uomo curioso, servizievole e particolarmente riflessivo su ciò che a lui sembra di vedere per la prima volta.
Sarà un itinerario ambientato nella zona di Sesto Fiorentino, alle porte di una Firenze frenetica , dove il nostro personaggio avrà per compagni altri barboni che lo accompagneranno in un itinerario di vita all’aria aperta.
Un vagabondo che inizieremo ad amare passo dopo passo, egli ci emozionerà, ci strapperà qualche sorriso e tanta simpatia.
Ogni riga sarà un’avventura che ci appassionerà; rifletteremo e ci commuoveremo. Parteciperemo alle sue vicissitudini fra una lacrima e un sorriso. La riflessione diverrà obbligata e ci sentiremo partecipi e favorevoli ad ogni iniziativa del nostro caro vagabondo.
L’autore, con una semantica intrisa di poesia, ci fa partecipi di quelle motivazioni di cui l’uomo ha bisogno per vivere, per dare un valore a un’esistenza spesso fatta di catene mentali e obblighi morali, ledendo a volte la libertà dell’essere e pregiudicando il tenore di una vita che spesso, nonostante il benessere , gli equilibri materiali, diventa stretta, complicata e apparentemente vuota.
Un viaggio emozionale che assorbe fin dall’inizio il lettore, immagini che prendono forma, luoghi che diventano cartoline ai nostri occhi, dialoghi nei quali cattureremo le voci , soprattutto quella di un uomo che ha preso a “volare”e a elevarsi come spirito libero in esperienze finalmente cercate, volute, scelte.
L’ autonomia di chi si sente imprigionato dentro un meccanismo, prende ad avere corpo fra le chiare righe che il Vallati esprime, regalandoci un sorriso, una riflessione, qualche lacrima e dopo avere chiuso il libro ci renderemo conto che per sempre porteremo grazie alla sensibilità del nostro autore… UN GRAFFIO D’ALBA NEL CUORE!
Marzia Carocci

martedì 14 febbraio 2012

CLUB DEI CENTO - CLAUDIA MANCINO

CLAUDIA MANCINO ha scritto un nuovo libro intitolato " SPIRITI SENZA RUMORE "


Il libro

La morte di un padre. Il suicidio di un mentore.
Alla soglia dei quarant’anni, tre amiche d’infanzia affrontano un viaggio attraverso l’Europa colpite da un lutto che segna in modo irreversibile la fine della loro giovinezza.
Le tre donne sfidano ogni convenzione sociale in nome di un’amicizia capace di porre fine al tempo del dolore per dare l’ultimo, privato addio a chi ha saputo vivere senza rumore.
Due racconti narrati in prima persona, due storie toccanti e a tratti irriverenti di una generazione, forse impreparata al dolore, ma pronta a sovvertire, con straordinaria autoironia, le regole del gioco.

mercoledì 8 febbraio 2012

CLUB DEI CENTO - MARISA PROVENZANO

MARISA PROVENZANO ha scritto un nuovo romanzo : " BALIVA " pubblicato da Arduino Sacco Editore.



Recensione al libro “Baliva” di Marisa Provenzano Arduino Sacco Editore

Un romanzo particolarmente espressivo e coinvolgente “Baliva” di Marisa Provenzano, che induce a vedere nell’immigrazione una risorsa e un’occasione di crescita anche sul piano culturale. Affrontare questo argomento costituisce purtroppo una scelta di campo perché spesso il dibattito che lo caratterizza non è mai sereno, come se si trattasse di ragionare su merci e cose, non di esseri umani con speranze, aspettative, competenze, riferendosi a coloro che vengono nel nostro Paese.
Il processo narrativo ruota intorno ad una vicenda apparentemente banale e consueta:
Baliva, una bambina sfuggita alla miseria del suo paese, si trova a sbarcare sulle coste calabresi comparendo un mattino davanti alla vecchia Chiesa di Badolato “un luogo di accoglienza e d’interessi internazionali, per il cinema e per la presenza di personaggi famosi e importanti nel mondo della cultura”. Di lei non si sapeva nulla. Qui incontra lo scrittore Mario Monti che da un anno si trova a soggiornare in quel piccolo paese per ritrovare l’ispirazione, ormai affievolitasi nella sua città di Catanzaro e quindi, volendo ” trovare un luogo diverso per ricomporre i fili ingarbugliati di un’esistenza anonima”, lo sceglie come sua provvisoria residenza.
Tra i due nasce un rapporto duraturo e intenso che diventa l’ossatura del romanzo.
Mario Monti, abituato a fantasticare su tutto, essendo uno scrittore attento e prolifico, immagina che la bambina abbia fatto parte di uno di quei carichi umani che di solito “navigano per ore e ore, sotto un sole che scalda e inaridisce la pelle in uno spazio così angusto dove, tra l’insopportabile cattivo odore, i corpi sono così vicini che non ci si può muovere senza sentirsi strattonare e senza suscitare l’ira di chi è accanto.”
Ai primi segnali di interessamento da parte del professore verso la sfortunata bambina, la gente del paese reagisce, come purtroppo accade in questi casi. Vittoria, moglie del barbiere del paese così si esprime:”Siamo circondatati da gente di tutte le razze e religioni … arrivano come le cavallette ormai E’ vero non se ne può più di gente di mille colori che viene a imbrattare la città, a portare problemi, come se non bastassero i nostri! … lasciate andare, professore, sarà qui per un po’ e poi svanirà nel nulla com’è apparsa. Non bastano tutti gli stranieri che hanno occupato le case di ‘sopra’. Il lavoro manca, e ognuno bada alla propria vita. Non ci si può far carico anche dei problemi degli altri!”
Basta quest’accenno al libro , per capire subito che l’opera si inquadra nel movimento storico attuale detto “ globalizzazione dal basso”, un fenomeno contrapposto e talvolta complementare a quella promossa dalle istituzioni politiche ed economiche.
Coloro che danno vita a questo fenomeno sociale, sono interessati a migliorare non solo la situazione economica degli stranieri presenti nel nostro Paese, ma anche ad allargare i propri orizzonti culturali e religiosi, sono quindi portatori di un progetto di crescita collettiva coinvolgendo anche l’ambiente. Non si limitano insomma a dare voce ad una fascinosa “marginalità” ma, intendono concorrere alla realizzazione progressiva di una cultura ed una società realmente plurali, cavalcando le migliori opportunità offerte dalla globalizzazione, creando ponti di dialogo e di mutuo appoggio in uno spazio planetario oramai ravvicinato.
E’ quello che fa, attraverso lo strumento “libro” la Provenzano. La chiave di lettura della sua proposta, infatti è da identificare nell’obiettivo di rendere il tema dell’integrazione attraente per chi fa politica con passione civile, di servizio al bene comune. Insomma, l’emigrazione, considerata in quest’ottica, è una potente molla dello sviluppo del mondo. Venendo a contatto con una bambina di colore, ci si accorge che dietro c’è un mondo sommerso di enormi potenzialità: una miriade di persone istruite che hanno avuto il coraggio di lasciare la propria terra in condizioni durissime e sono determinate a vincere la loro sfida: quella di riuscire nel loro progetto di vita.
Fondamentalmente, l’analisi del libro sollecita innanzitutto la realizzazione di un excursus sulle condizioni di vita dei bambini di strada, che sono bambini in grave stato di abbandono la cui vita si svolge al di fuori della famiglia e di qualsiasi comunità o struttura atta ad accudirli. Vengono così chiamati in quanto la loro vita si svolge praticamente sulla strada perchè il bambino sente di avere migliori opportunità per le strade che in casa.
Il connubio Mario Monti -Baliva vuol far sapere, quanto sia importante l'affetto per la crescita di un bambino e quanto è semplice rendere migliore il mondo dando valore ad un bambino. In definitiva, con il nostro aiuto, tanti piccoli abbandonati possono riuscire a guardare con fiducia al loro futuro.
Il dibattito che il libro sollecita su tale tema, può essere occasione per farci accorgere che la società italiana ha ancora larghe zone di terreno fertile per soddisfare l’ambizione di unire persone e gruppi provenienti da storie culturali e politiche diverse e quindi l’obiettivo di valorizzare il pluralismo culturale al suo interno. L’Italia, in verità, non si è mai dotata di una politica organica in grado di gestire il fenomeno globale, tuttavia esistono delle strutture a livello locale che hanno fatto fiorire inserimenti socio-lavorativi per gli adulti ed educativi per l’infanzia, di notevole spessore.
Anche nella Calabria ridente e accogliente non dovrebbe essere difficile il confronto con gli amministratori locali per elaborare proposte, discutere e agire in proposito. Se le istituzioni avranno nella propria forma organizzativa porte aperte e canali larghi agli apporti di tutte le donne e gli uomini, di tutte le associazioni e i movimenti che sentono di condividere i valori e gli obiettivi che sono a fondamento del processo di globalizzazione che ormai è realtà, sarà possibile promuovere politiche di inclusione, realizzare le condizioni per legami sociali veri, trovando convergenze tra più attori, facendo fruttare così al meglio le poche risorse economiche disponibili nei servizi pubblici.
Nel costruire percorsi di integrazione per gli stranieri, oltre che agevolare i diritti di cittadinanza, casa, lavoro, salute, occorre incentivare e moltiplicare le figure di mediatori culturali che parlino le lingue più diffuse e che facilitino loro l’accesso alle strutture, ai servizi, a tutela dell’infanzia.
A conclusione si può ben dire, apportando una metafora, che da una goccia ( l’analisi del libro) si può affrontare il mare.

Livia De Pietro

martedì 7 febbraio 2012

CLUB DEI CENTO - MARCO MARCHETTO

MARCO MARCHETTO ha scritto il suo nuovo libro umoristico intitolato : " IO PIANGO, IO RIDO, IO SBADIGLIO - trattatello minimo di sopravvivenza " pubblicato dalla NEOS EDIZIONI.



Sin dal suo libro di esordio, Alprazolam. Storie di killer, precari e sognatori (Neos 2010), Marco Marchetto ha dimostrato di saper giocare con le idee e i luoghi comuni attraverso l’umorismo, indispensabile strumento per l’“igiene mentale” dell’umano vivere. Gli aspetti più curiosi, incoerenti e spassosi del reale sono visti dall’autore con umana partecipazione, comprensione e simpatia. Lo stile è asciutto, cristallizzato nel ritmo incalzante del susseguirsi di battute in un irresistibile scambio di “botta e risposta”. Laddove il comico scatena la risata palesando, per così dire, il comico in atto, l’umorismo mette in luce il comico possibile, quello che in ogni situazione rimane potenziale, implicito, e che soltanto l’acuta capacità di osservazione e la perspicacia intellettuale dell’umorista Marco Marchetto sono in grado di scoprire.

CLUB DEI CENTO - DONATO DE PALMA

DONATO DE PALMA ha scritto il suo bellissimo libro di poesie intitolato " LA POESIA E I RICORDI pubblicato dall'Editore CARTA e PENNA.



Scrive del suo libro l'Autore :
" Ho scritto poesie, che parlano d'amore e di gioia, di rose e di fiori, del verde giardino della giovinezza , di piaceri e di dolori. Una preziosa raccolta, custodita in questo piccolo scrigno :
aprilo ! "

lunedì 6 febbraio 2012

CLUB DEI CENTO - SIMONA BERTOCCHI



SIMONA BERTOCCHI ha scritto il suo ultimo libro " LOLA SUAREZ "




Sheila Keaton è una pittrice mediocre che fa parlare di sé più per il suo personaggio che per i suoi quadri, si destreggia in ogni sorta di arte senza eccellere in nessuna: fa teatro sperimentale, dipinge con una tecnica tutta sua vicina al cubismo (discutibile cubismo direbbe Lola) e scolpisce il rame e il bronzo.

Crea opere che destano scalpore, come la scultura di un grande orecchio in rame, o decine di piedi che schiacciano un terreno che sprofonda.

Veste in modo appariscente coprendosi di colori volutamente male accostati, (anche qui Lola avrebbe da ridire ammettendo che vestirsi da finta sciatta include un grande sforzo per azzeccare il cattivo gusto). Parla velocemente, sottolinea le frasi con continue smorfie e carica di mille significati inconsci ogni sua ispirazione.

- Sono sicura che non si capisce neppure lei, ha creato il mostro di se stessa e adesso non sa più come uscire dal suo corpo, - dice ridendo Evita che ha raggiunto la cugina al raduno di quella sagra dell’artista eccentrico.

- La cosa schifosa è che i suoi quadri valgono più dei miei. Sono sicura che se ti ci metti dipingi meglio tu, - sussurra all’orecchio della cugina.

- Non mi provocare, perché potrei dare il meglio di me … .-

Scoppiano in una risata e tornano sul terrazzo, una sera di fine estate si sdraia davanti a loro, il cielo arancione sfuma i raggi del sole soffusi e li mescola col viola e il blu.

Ernesto sistema le bottiglie del rosé italiano sul tavolo del buffet e canticchia la canzone tormentone della stagione.

Mc.Bride parla con Sheila e il direttore di una nota compagnia teatrale spagnola. Lola potrebbe recitare a memoria i loro discorsi … le solite frasi gonfiate dagli intellettuali.

Alle pareti imperano quadri diversi per sincronia di colori, tecniche e soggetto e un meraviglioso caos di sculture riempie l’ambiente.

Lola si mette in un angolo, guarda i quadri esposti da un’altra prospettiva, gli occhi indugiano e penetrano, fuma uno dei sigari di Ernesto, scrive delle parole che capisce solo lei su un piccolo taccuino: è entrata in uno dei suoi momenti di poesia, il mondo è chiuso fuori, non passa un rumore, prende le parole e le scarna, le lascia sguazzare pure dentro di sé.

Evita la tiene d’occhio e sorride con tenerezza pensando che sua cugina non c’entra proprio niente con quelle persone simili a caricature.

(tratto da Lola Suarez di Simona Bertocchi )